Aprile 11, 2022 2:12 pm
” Considero questo progetto solista come un diario personale. Negli ultimi anni ho cercato di esplorare sempre più a fondo la mia immaginazione. Cosa mi spinge a scrivere musica? Di cosa parlano le mie creazioni sonore? Questo programma cerca risposte a queste domande.

Una caratteristica è chiara: non mi fermo al pianoforte. Toy Piano, la melodica, loop station e l’elettronica, sono gli strumenti principali di questa avventura. La musica che propongo attira come un’invisibile calamita ciò che trovo più interessante: ritmo e meccanismo, il mondo sonoro all’interno del pianoforte, lo spazio tra suono e rumore, le tecnologie del sound design, i rumori della notte.

Inoltre, questo progetto vuole bilanciare il mio carattere piuttosto introverso; questo lavoro apre una piccola porta sul mio mondo e potrebbe svelare ciò che nutre il mio far musica. Nemmeno io so esattamente cosa risieda sotto la superficie, ma spero di poter trovare qualche risposta”. P.G.

Beyond the sound’s mirror – per pianoforte
Nuova versione 2021

Grid 3 – per pianoforte
2020

Seven colours of the night – per pianoforte, toy piano e melodica
2021

Clock Beats Heart Machine – per pianoforte e loop station
2020

Corpi Elettrici – per solo Seaboard
2021/2022

Paolo Gorini

Inizia ad avvicinare il pianoforte grazie al padre Gilberto, continua la formazione al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia e prosegue gli studi presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, dove si  specializza nel repertorio contemporaneo.
Paolo Gorini ha proseguito gli studi al “Conservatorium van Amsterdam”, dove si è iscritto al master in New Music.

“Che gioia avere avuto la possibilità di suonare capolavori come il “Concerto per due pianoforti e strumenti” di Bruno Maderna, il “Doppio concerto” di Elliott Carter e molti brani di musica da camera composti degli studenti delle classi di composizione”. Ci racconta Paolo.

Poco dopo la laurea nel 2017, è diventato il pianista ufficiale del Nieuw Ensemble. Con loro ha vissuto alcune delle esperienze musicali più significative della sua vita:  la prima esecuzione di “Lost connection” di  Georges Aperghis, durante l’Acht Brücken Festival di Colonia.

Attualmente i progetti più rilevanti comprendono il Duo Ebano, clarinetto e pianoforte e Ensemble Resilience, gruppo che si impegna a definire un nuovo concetto sonoro nella musica classica contemporanea, intrecciando in maniera organica il mondo acustico ed elettronico.

Paolo Gorini è anche compositore. Suo maestro e mentore è Mauro Montalbetti. Ama molto il progressive rock, i Radiohead, Fausto Romitelli e tutte le nuove tecnologie che esplorano i confini del suono.
Suoi lavori sono stati presentati in vari festival e teatri come Gaudeamus, Risuonanze, Karnatic music festival, Podium Klassiek Eindhoven, Teatro Grande di Brescia, Teatro dal Verme, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.

Paolo Gorini

Foto di copertina
Nina Ditscheid

Privacy Policy Cookie Policy